I più nostalgici, quando sentono parlare di prestampa, non possono che farsi tornare in mente il giorno in cui hanno messo, per la prima volta, piede in una tipografia: ci si presentava difronte un uomo, per la maggior parte delle volte con le mani sporche d’inchiostro immerso in un rumore assordante.
Bene la prestampa inizia proprio da lì; quella fase in cui ci si reca di persona in una tipografia, ci si scambiano idee ed informazioni con il fine di arrivare al miglior risultato possibile, poiché lo si può ottenere con diverse soluzioni, ma solo una è la tecnica che meglio si addice al cliente.
L’esperienza maturata negli anni da Multiprint e l’avanzamento tecnologico ha permesso, in collaborazione con tecnici, grafici ed esperti del settore di creare un reparto prestampa altamente funzionale, che volge l’obiettivo ad uno stampato di ottima qualità, inserendo in ogni processo uno specialista, che a sua volta crea un ponte tra l’idea del cliente e la realizzazione del progetto.
Nonostante il pensiero diffuso, che individua la prestampa come attività prettamente legata ai macchinari offset, Multiprint offre un reparto grafico eccellente, che può soddisfare appieno i trend grafici più in voga ed anche gli elevati requisiti tecnologici, garantendo ai propri grafici strumenti software ed hardware superiori alla concorrenza. Questo permette di seguire il cliente in ogni sua iniziativa, fornendo supporto immediato alle necessità, come possono essere grafiche antiche, grafiche in quadricromia, pattern stravaganti, grafiche minimal ottime per la realizzazione di libri, brochure, dépliant, riviste, menu, inviti nuziali, cartelline, blocchi, carta intestata.
“Ci piace considerare il reparto prestampa come il cuore di Multiprint – dice il fondatore Nicola Buonamico Giardino – questo è un luogo favoloso, la maggior parte delle persone bussa sulla vetrina, entra, e mi illustra un’idea ben precisa, poi, non si sa come, parlando con noi gli si aprono altri scenari, il che li porta qualche giorno dopo, ad uscire dalla nostra bottega con un sorriso a trentadue denti ma con un lavoro diverso rispetto quello che immaginavano all’inizio. Il mio consiglio? Venite da noi, non fate progetti, ma semplicemente raccontateci idee e fantasticate su quello che vi piace, al resto ci pensiamo noi… Ah quasi dimenticavo, quando bussate a quella vetrina, noi, vi apriamo ancora con le mani sporche d’inchiostro.”